Stralcio della Deposizione del Signor Antonio Cristofaro al Giudice Istruttore del
Distretto di Cosenza Giuseppe Politi
Sammarco lì 19 gennaio 1848
L'anno mille ottocento quarantotto il giorno diciannove Gennaio in Sammarco
Noi Giuseppe Politi giudice ff di Istruttore del Distretto di Cosenza, assistiti
dal commesso giurato D. Nicola Pulici, volendo ricevere una più circostanziata
dichiarazione dall'offeso D. Antonio Cristofaro ci siamo personalmente conferiti
nella di lui abitazione ...
D. Antonio Cristofaro il padre dell'ucciso
Se abbia altro da aggiungere o detrarre dalle sue già rese dichiarazioni
...
...
l'infelice suo figlio [Francesco] era in corrispondenza amorosa con la sorella dell'omicida
D.Gaetano a nome D° Fiorina Cristofaro ...
...
Deve inoltre rassegnare che mentre l'estinto suo figlio in unione col mulattiere
Nicola Dardis verso l'ora prima della notte
di uno dei primi giori del mese corrente recavasi nel vicolo nominato Puzzillo allo
scopo di estrarre da un basso colà esistente una quantità di paglia,
vi rinvenne in agguato lo stesso D.Gaetano, il quale non ebbe allora campo ad effettuare
il già premeditato eccidio ...
...
egli [dichiarante] uscito per sedare le grida e gli atti di scherno che il nipote
D.Gaetano profferiva contro di lui, rinvenne costui in unione de' germani
D.Salvatore e D. Giacomino Campolongo, del trappetaio
Vincenzo De Napoli (invece di
Giuseppe Quintieri
Esposito nominato per equivoco) e di altro incognito che poteva
forse essere l'altro compaesano
D.Eugenio Romita,
sebbene egli non lo avesse conosciuto. Che il D.Gaetano dopo d'aver ferito lui a
colpo di stile sulla testa essendosi diretto contro il disgraziato D.Francesco accorso
in sua difesa, vi si slanciarono ugualmente addosso il de Napoli e l'altro incognito;
i quali avendolo inseguito pel vico ch'esiste tra la rispettiva abitazione del dichiarante
ed i Sig.ri
Candela e
Matanò ve lo lasciarono estinto. Nè deve tacere che il canonico
D. Luigi Cristofaro fratello del D. Gaetano, ha anche preso parte attiva all'uccisione,
e forse fu il primo a ferire quel disgraziato mentre era in agguato nel precisato
vicolo: e tal pensiero del dichiarante vien confermato dall'essersi esso canonico
conferito nell'abitazione di
Giuseppe Scarpello
poco dopo che colà era uscito di vita il D.Francesco; qual cosa non avrebbe
potuto effettuare ove in altro punto qualunque si fosse ritrovato; ed infine l'epressioni
di dileggio profferite sul cadavere alla presenza della famiglia Scarpello, nonché
della compaesana
Michelina Ferraro e della
sua madre
Beatrice Andreolo rendon certe
del tutto ed irrefragabili le congetture del dichiarante.
I Germani Campolongo in verità niuna parte attiva avessero assunto all'avvenimento
...
...
... poiché il nominato D. Eugenio Romita era in unione degli uccisori ...
anche contro di costui la giustizia proceda qual complice del reato.
...
... Gl'imputati D.Luigi e D.Gaetano sono uomini di pesantissima morale, e capaci
di commettere qualunque eccesso, perché soliti ad andar sempre muniti di
armi vietate ed effettuire azioni scandalose durante la notte siccome potrebbe deporsi
dall'intera popolazione di questa comune, e segnatamente da
Gaetano Marone,
Gennaro Arcuri,
Antonio Longobucco,
D.Luigi e D. Carlo De Marco e
D. Baldassarre
Conti anche da Sammarco, nonché
Antonio
Arcuri.
...
... l'altro suo nipote D. Carlo Cristofaro niuna parte ebbe nel luttuoso avvenimento,
dacché trovavasi rinchiuso nel Seminario di questo paese unitamente al proprio
suo figlio D.Beniamino ...
Letto e sottoscritto Firmato Antonio Cristofaro
Il Giudice e il Cancelliere f.to Nociti e N.Pulici
ATTI DEL PROCESSO
I TESTIMONI AL PROCESSO
ROMANZO DI PAOLO CHIASELOTTI SUL DELITTO