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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
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Il cognome Martino compare a Sammarco (questo era il nome del comune anteriormente al 1962) fin dal primo registro delle nascite che risale al 1809 e si riferisce ad una Maria Carmela figlia di Antonio e di Maria Stricagnolo. Nel corso delle ricerche abbiamo individuato quattro ceppi maggiori con questo cognome, presenti già nel Settecento. Incrociando i dati ricavati dal catasto onciario del 1754, con lo Status Animarum del 1804 e con i certificati di morte siamo riusciti a risalire all'origine dei primi tre ceppi i quali appartengono allo stesso albero genealogico generato dai fratelli Umile e Michele. Oltre a questi esistono altri due ceppi minori di cui uno originario di Fagnano, che compaiono a San Marco nella seconda metà dell'Ottocento.
Inoltre abbiamo trovato un atto di matrimonio in cui lo sposo, Francesco Martino di Vincenzo, è nato a Mottafollone che potrebbe essere la località di origine del nucleo più antico.
Vincenzo Martino, nato nel 1823 (ceppo n.2), compare tra gli imputati di insurrezione nei moti antiborbonici del 1848.
Dalla figlia di Arturo Martino del ceppo 5 ci è stato riferito che il nonno Alfonso e Raffele Martino del ceppo 1 si "stimavano" come parenti. La stessa ci ha raccontato alcuni atti di eroismi compiuti dal padre e dai fratelli di lui Eduardo e Peppino, i primi due feriti e il terzo deceduto nella prima guerra mondiale.
Molti dei Martino erano ferrari e abitavano nel centro urbano, tranne pochi che svolgevano attività agricole e vivevano nelle contrade Matina, Ragapiedi e Fichiminutilli. Negli ultimi anni dell'Ottocento anche alcuni discendenti dei Martino un tempo artigiani si spostarono in zone agricole perché possidenti (Cimino, Monte ecc.)
Il cognome, un patronimico derivato dal nome proprio Martino, è molto diffuso, con prevalenza nelle aree meridionali e nelle regioni del nord ovest dell'Italia.