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Il cognome Campolongo, talvolta scritto Campilongo, appartiene ad uno dei casati più illustri, i cui componenti in alcuni atti anagrafici del comune di San Argentano sono indicati con il titolo nobiliare di barone e baronessa.
Il presente albero genealogico è stato ricostruito in base agli atti conservati nell'archivio storico del comune; in esso non compaiono tutti gli appartenenti a questo ceppo in quanto alcuni nacquero altrove (a San Donato di Ninea e a Cosenza).
Giacomo Campolongo, il cui nome compare assieme a quello di Generoso e di Salvatore nella Cronistoria della città di San Marco Argentano di Salvatore Cristofaro, è stato inserito come primo figlio di Generoso e Nicoletta Valentoni, ma non nacque a San Marco.
In varie deliberazioni del decurionato e del consiglio comunale sono citati membri di questa famiglia, in particolare Salvatore che fu sindaco della città.
Generoso e i figli furono ferventi patrioti: Giacomo diciottenne era tra gli insorti calabresi che a Spezzano organizzarono i moti antiborbonici del 1848, poi tra i Garibaldini con il grado di luogotenente nell'assedio di Capua e Gaeta nel 1860 che gli valse una medaglia al valor militare.
Il signor Antonio Gerundino di Amendolara, cultore di storia locale, ci informa che Emanuele Francesco Saverio (n. 1853) si sposò in seconde nozze con Filomena Blefari nel 1900.
Recentemente il dott. Roberto Campolongo ci ha inviato l'albero genealogico del proprio casato, originario di Canna, che potrebbe avere origini comuni con quello di San Marco.