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DELIBERAZIONE DEL CORPO MUNICIPALE n.235 del 15.5.1861
"....ex Sindaco ....Candela .... esercizi 1850 al 1853..."
ESTRATTO
Provincia della C(alabria) C(iteriore) Distretto di Cosenza
Comune di S.Marco
L'anno milleottocentosessantuno il giorno quindici del mese di maggio in Sammarco. Il Corpo Municipale del Comune sud(dett)° riunito sotto la presidenza del 2° eletto sig. Virgilio Tallarico ha dato la seguente deliberazione.
Esso signor eletto dando lettura di un uffizio del sig. Governatore della Provincia segnato a 27 aprile 1861 mercé del quale, partecipando la determinazione presa dal Segretario G(enera)le del Dicastero dell'Interno in data del 23 aprile, pel 4° Ripartimento 4^ sezione n.1004, con cui ammetteva tardivamente il reclamo prodotto dal ex Sindaco di Sammarco D(on) Giuseppe Candela per gli esercizi 1850 al 1853 avverso le significhe riportate nei di lui relativi conti, ha invitato il Municipio pre(dett)° a dare il suo avviso sul riferito reclamo che dal contabile si presentava dietro comunicazione avuta conformemente al prescritto del sullodato uffizio.
Costui prendendo in seria considerazione il reclamo sopraindicato, e tutti i documenti prodotti in appoggio, ha operato quanto segue:
Al numero 1°. Che ha rapporto al conto del 1850 col quale si addebitano al Contabile D(ucati) 115, importo di N.26 quote demaniali che si diceva essersi trascurata l'esazione, sembra non esser stata giusta la imputazione … stante che le ventisei quote non esistevano … .
2° I d(ucati) 380: ottantadue significati per la gabella sul vino non possono ne potevano essere addebitati al reclamante giacché lo stesso aveva dimostrato essersene dato carico all'appaltatore sig. Leone Catalano, il quale in effetti posteriormente ne adempiva il pagamento e rimborso in più danti delle quali non rimane che soddisfarne un solo residuo di d(uca)ti 94:70 … Quindi sarebbe mostruoso e contro ogni morale che il Comune avesse profittato di un doppio pagamento ….
3° Non meno erronea sembra l'imputazione dei d(uca)ti 200 che furono significati per la gabella sulla Carne. Siffatto barzello era stato con effetto piazzato nello stato finanziario a mottivo che si credeva che le risorse del Comune non fossero state sufficienti a soddisfare tutti i pesi del Comune in quell'esercizio ….e il decurionato quale interprete fedele del voto dei cittadini stimò nella sua giustizia togliere questo peso … in quei tempi che gli animi erano bastantemente esasperati per gli aggravii e continue vessazioni del caduto governo.…
4° Nell'esercizio del 1851 gli vennero addebitati D(ucat)i 196:80 per la inesazione sopra N.41 quote demaniali a solo motivo di non essere stata giustificata la suindicata esazione, senza por mente che 26 di esse risultavano dall'errore effettuato pei mottivi apparsi nel n° 1 e che le rimanenti essendo state abbandonate dai quotisti, e legalmente rinunziate perché sterili, ed incapaci di alcun fruttato, non offrivano per il contabile né colpa, né indolenza per la ventilata inesazione …
5° Pei D(ucat)i sotto esitati a favore della Famiglia Campagna in compenso della servitù dello acquedotto non essendosi in tempo potuto presentare l'autorizzazione, vi fu provveduto posteriormente come dalla copia segnata sotto il dì 25 7bre 1852 e però per questo fatto offria alcun dubio per ammetterne il discarico.
6° Non è difforme a questo stesso principio l'acclarazione di ducati 131 significata per lavori della Fontana Santomarco …
7° Le medesime ragioni vanno spiegate in rapporto ai D(ucat)i 193.77 esitati per la costruzione del Cimitero, dapoiché il contabile per gli stessi elementi dell'articolo precedente ne ottenne il discarico con Ministeriale del dì 8 luglio 1854 ….
8° Li ducati 119.60 poi addebbitati al Contabile nell'esercizio 1852 vanno anche discaricati per i motivi a ragione dedotti del n.1 e n.4 ….
9° I ducati 31 che vanno addebitati al ricorrente come residui delle quote demaniali del 1851 non si offre alcuna ragione perché lo stesso avesse dovuto sottostare a tale significa, dappoicché l'esazione della suddetta somma non era a suo carico, ma sebbene a carico del cassiere … il ricorrente ? non era che moralmente responsabile …
10° I ducati quindici ….pagamento predicatore quaresimale senza la dovuta autorizzazione … .
11° I ducati undici significati per la spedizione delle reclute nel consiglio di leva meriterebbero per equità di essere acclarate, giacché essendo vera la spedizione e trovandosi di avere il Comune saldato il contingente …. La spesa era indispensabile e se non fu redatto lo stato di corrispondenza dovrebbe attribuirsi a qualche dispersione … .
12° Merita molto essere discaricata la somma di ducati 249:20 imputata al ricorrente per la inesazione delle quote demaniali del 1853, dappoicché dal totale di detta somma se ne debbono dedurre ducati quarantasei che furono assicurati e riportati in introito; più li ducati 124:80 per importo delle 26 quote … per le ragioni dei punti 1° e 4° e la rimanente somma in ducati 82:40 … quote abbandonate ….
14° E finalmente pei D(ucat)i L.58 significati tra le spese di mantenimento dei detenuti e prigioni, non potendo conoscerne la differenza tra quelle effettivamente erogate e lo statino approvato per non averli presenti, si rimette perciò la risoluzione alla religiosità del Consiglio ….
… convinto il Municipio della somma onestà del reclamante ex sindaco … stante la sua incapacità morale a profittare di un solo obolo a danno del Comune ….
Così delibera, fatto in Sam(marc)o oggi giorno mese e anno come sopra
Firmato Il 2° eletto Virgilio Talarico, decurioni Antonio Cristofaro, Salvatore Campolongo, Vincenzo Talarico, Leone Catalani, Gaspare Valentoni, Luigi Sarpi, Luigi Mele
Note
Non esistono i registri del decurionato relativi al periodo 1845 - 1855, pertanto la delibera è importante per i riferimenti fatti a quel periodo. Ad esempio da essa si ricava che negli anni 1850-1853 il decurionato decise di abolire la riscossione del dazio sulla carne.
Per avere un'idea dei valori economici di allora si tenga presente che 100 ducati corrispondevano a circa tre annualità di un impiegato, che un tomolo (circa mezzo quintale) di grano costava 2 ducati e 25 grani, che un litro di olio costava 4 ducati.
Da una stima approssimativa l'addebito totale è quasi due terzi del bilancio 1861 (per completezza di informazioni si veda la delibera n.8 del 18.10.1861)
Si vedano le altre deliberazioni sui fondi demaniali | 15/1856 | 242/1861 | 8/1861 | 23/1863 | 103/1863 | 112/1863 | 34/1867
Per un approfondimento dell'argomento si legga "Storia di un demanio" di G.Guaglianone
A tutt'oggi numerosi sono i terreni soggetti a livello o censo comunale
REGISTRO DECURIONATO 1856-1861
A cura di Paolo Chiaselotti