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IL MESSAGGIO DAL BRASILE
Passato il momento di terrore, lentamente il cervello cominciò a separare
e riorganizzare tutti quei pensieri.
Il brasiliano che diceva di voler sapere chi fossero i suoi antenati, si era accontentato
di un semplice indirizzo e non aveva neppure insistito, come tutti facevano, per
sapere nomi e date di nascita. Nessuna curiosità aveva poi dimostrato per
la storia del soprannome. Ecco, ora ricordavo dove avevo già letto il suo
nome. In una e-mail di fran.kim@terras.com.br
Ricordavo "a mensagem" con cui mi chiedeva notizie di una famiglia
a cui era legato, originaria di San Marco Argentano, citandomi il soprannome con
cui era conosciuta. Capii dopo, quando ebbi maggiore dimestichezza con la lingua,
che "sobrenome" in Brasile significava cognome, mentre io continuavo
ad usare la voce portoghese "apelido", motivo per cui si verificarono
una serie di incomprensioni che ritenevo fossero all'origine dell'interruzione della
corrispondenza.
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Probabilmente vi sto annoiando con questi particolari che per voi non hanno alcun
significato, ma è proprio grazie a queste deduzioni che si è lentamente
dipanato con estrema chiarezza tutto l'intrigo che ha origine dalla dannata e-mail
di cui vi ho parlato all'inizio del racconto, quella, per capirci, in cui un signor
R. mi chiedeva se volevo conoscere un segreto che egli aveva individuato nelle pagine
del mio sito.
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