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QUEL CHE ACCADDE "OGGI"
Bene o male che siano andate le cose, tutto ciò che avete avuto modo di leggere
è l'antefatto della storia che segue, nel senso che il presente è
la continuazione del passato. Una simile affermazione appare addirittura ovvia,
ma se vi dicessi che i risvolti della morte di Andrea nel lontano 1810, così
come tutti gli altri delitti di cui vi ho parlato, continuano a far sentire i loro
effetti ancora oggi, sono sicuro che molti di voi avrebbero qualche dubbio.
Se pensiamo, però, ai legami con il passato che chiamiamo testimonianze,
documenti, reperti o come ci piace, ci rendiamo conto che le stanze della torre
medievale, ancora oggi presente a San Marco, sono le stesse di dieci secoli fa,
che la medaglia data a Domenico Domanico per l'uccisione dell' "infame"
Silves esiste ancora, che negli atti d'archivio è registrata la morte nell'ospedale
alla Porta Vecchia del soldato Filippo Melfi. E a proposito di quest'ultimo non
è naturale chiederci chi fosse, cosa fece e dove si trovino oggi i suoi discendenti?
Credo che sulle considerazioni appena fatte siamo tutti d'accordo; forse qualche
obbiezione potrebbe nascere se vi dicessi che la contrapposizione tra giacobini
e sanfedisti continua ad avere effetti ancora oggi.
Certo, detta così, una simile affermazione produce una naturale incredulità,
ma, se aggiorniamo i termini, i giacobini di un tempo si chiamano laici, non credenti,
atei e i sanfedisti cristiani, cattolici, credenti.
Qualche dubbio, infine, potrebbe nascere pensando che odi e vendette abbiano continuato
a produrre i loro effetti a distanza di tanti anni. Anche questo aspetto è
spiegabile con il fatto che le faide hanno spesso origine da fatti molto lontani
nel tempo e che la criminalità organizzata trova proprio in questi antichi
rancori l'alimento per la propria affermazione. L'affiliazione ad un clan presuppone
non solo l'appartenenza, ma anche l'odio per gli altri, siano singoli individui
o gruppi.
Forse ora vi sembrerà meno strano che una storia iniziata con l'arrivo dei
francesi a Sammarco sia proseguita nel secolo successivo e in quello che stiamo
vivendo.
I discendenti dei protagonisti delle vicende che vi ho narrato hanno potuto conoscere
non solo la propria storia, ma anche quella dei "nemici", attingendo tutte
le notizie dal sito web da me creato.
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In esso avevo inserito gli alberi genealogici di tutte le famiglie vissute a San
Marco nell'Ottocento, le strade e le contrade in cui abitarono, i mestieri e le
professioni che svolsero.
Certo, è difficile pensare che da un altro capo del mondo, qualcuno, a distanza
di tantissimi anni, si sia preso la briga di collegare i fili sottili che legano
questa o quella persona e poi agire come un ragno che tesse una tela con la quale
cattura la sua preda. Eppure è così.
Pensateci. La parola "WEB"
non vi dice nulla?! A me mette i brividi, sapendo che di questa enorme, palpitante,
invisibile rete, senza spazio e senza tempo, siamo tutti facili prede.
Spero solo che voi ed io possiamo uscirne sani e salvi ...
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