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DALLA CRONISTORIA* DI SAN MARCO ARGENTANO
DI SALVATORE CRISTOFARO
"I FRATELLI ANGELO, CARLO, BALDASSARRE SELVAGGI"
  Circa l'accusa rivolta dal consigliere Amodei al consigliere Carlo Selvaggi non ho trovato documenti che possano confermare o smentire il contributo dato da quest'ultimo alla distruzione del brigantaggio, viceversa è testimoniata dall'autore della Cronistoria la partecipazione di lui e dei suoi fratelli alle battaglie per l'Unità d'Italia, per come risulta da quanto segue:
" Raccoltasi intanto la compagnia di circa cento volontari, secondo gli ordini
del Comitato centrale, fu scelto da questi Angiolo Selvaggi, e furono preparati
a partire per le Crocelle di S.Fili e non si mancò di provvedere chi ne avesse
avuto bisogno di soccorsi, facendo altrettanto alle famiglie di essi. Nel giorno
della partenza il capo Selvaggi, per trovarsi confinato a letto, si fece provvisoriamente
sostituire dal fratello germano Carlo che sotto il comando del Sarri guidò
il corpo dei volontarii nel luogo designato dal comando della provincia. Da indi
per ordini superiori, non tutti ma una parte di essi fu condotta in Napoli dal terzo
fratello dei Selvaggi Baldassarre, dopo che i capi politici dei Mandamenti, riuniti
in Cosenza così stabilirono. Un'altra parte da Giacomo Campolongo ed un'altra
frazione dal capitano Giuseppe La Regina, superstite soldato delle battaglie dell'indipendenza
italiana, furono condotte in Napoli e quivi fecero parte delle squadre che il primo
e secondo giorno di Ottobre combatterono presso Capua e non tornarono in paese,
se non quando dopo la presa di Capua furono rimandati in casa con sei mesi di paga
(1). Alcuni partirono. Ma quelli che si voltarono dalle crocette furono detti Cacallalirta..."
(1) "I nomi dei volontari sono: Carlo Selvaggi, capo della squadra, dipendente
da Sarri, Francesco Blasi-Fera tenente, Vincenzo Sacchini portabandiera, Giuseppe
Granito, Baldassarre Misuraca, Nicola Tarsitano, Giuseppe Scarpelli furiere, Salvatore
Rotondaro sergente, Luigi Filosa, Francesco Sicilia sergente, Giuseppe Pastore caporale,
Domenico Domanico, Giuseppe Piemonte, Michele Capolupo caporale, Giuseppe Loffredo,
Salvatore Novello, Tommaso Arcuri, Carmine Martucci, Salvatore Noce, Giuseppe Sagula,
Vincenzo Misuraca, cassiere Domenico Sicilia, Camillo Matrangolo, Antonio Termine,
Giuseppe Libonati caporale, Giuseppe Frassetti, Nicola Patitucci, Francesco Aiello,
Costantino Roberti caporale, Antonio Credidio, Pasquale Aloia, Giuseppe Zasso, Francesco
Chimenti, Pasquale e Salvatore Ciraulo, Costantino Martino ed altri di Fagnano,
di Ioggi e di S. Lauro di cui non ricordo i nomi. *Ristampa del 1932 a cura del nipote avv. Francesco Cristofaro REGISTRO DECURIONATO 1863-1866 A cura di Paolo Chiaselotti |