Il cognome, dalla grafia originaria di difficile interpretazione, è divenuto negli anni senza alcun dubbio Sirufo. Nelle prime trascrizioni potrebbe apparire Serusa e altrove anche Ziruso o Zirufo. Nell'atto di morte del 1839 di Maria Giuseppa Buttò di anni 36, nata a Sant'Angelo in Sicilia da Michele e Rosaria Saporiti, il marito è Vincenzo Zerufi. A complicare ancor più la situazione c'è il matrimonio di Maria Francesca Zirofo(!), figlia dei predetti, con Pietro Maria Zavatto, anch'egli con il cognome storpiato in Zavattolo!
In ogni caso la prima registrazione avvenne nel 1854 con il matrimonio di Giuseppe, un molinaro di ventisei anni nato a Mormanno da Vincenzo e da Maria Giuseppa Butto, con Angela Maria Caravona.
Gli sposi ebbero quattro figli, il primogenito dei quali, Francesco, continuò la professione del padre. Sposatosi con Carmela Carnevale andò ad abitare nel rione Santa Maria.
Nel 1919 una sentenza del Tribunale stabilì definitivamente l'esatta scrittura del controverso cognome Sirufo. Circa l'origine esso potrebbe derivare dall'aggettivo dialettale zirrusu, cioè facile ad impeti
d'ira, infuriato, considerato che spesso la lettera effe veniva interpretata esse e viceversa. Finanche il santo di Paola, Francesco, era definito per il suo carattere veemente u zirrusu.