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Abbiamo individuato tre ceppi Petrasso, tutti con capostipite Marco Petrasso e Maria Colletta, generati dai figli Pasquale, Francesco e Vincenzo. Il cognome Petrasso, che muterà in Petrassi per la maggior parte dei suoi membri e in taluni casi da questa forma ritornerà a quella originaria, era il più diffuso a San Marco nell'Ottocento. Tranne che nell'atto di morte nel 1812 di Maddalena Petrasso vedova Seta, la quale risulta nata a San Benedetto Ullano, in nessun atto abbiamo trovato individui con tale cognome provenienti da altro comune. Quasi tutti svolgevano attività di agricoltori o braccianti nelle contrade Solamo, Sciulli, Sciangarelle, Porcagresta. In un atto consiliare del 1863 è citato un Petrassi Michele richiedente una quota demaniale. Il cognome, di origine greca (Petras), è presente soprattutto in Calabria e nel Lazio. Nel vicino comune di Fagnano Castello esiste una variante del cognome nella forma Patrasso, anch'esso di origine greca, ma non sappiamo dire se i due cognomi abbiano un'origine comune. Augusto Placanica nella sua Storia della Calabria ricorda i profughi di Patrasso che per fuggire agli slavi giunsero in Calabria nel VI secolo. Il genealogista Ettore Rossoni fa derivare il cognome Petrassi diffuso a San Marco e Montalto da un accrescitivo-dispregiativo del nome Pietro (Pitrazzu?). Vogliamo richiamare, infine, l'attenzione del lettore su un'espressione dialettale in cui compare tale cognome. Per indicare un padrone assoluto si usa, infatti, dire "Patrunu e Patrassu". Tra i personaggi illustri con questo cognome il musicista compositore Goffredo Petrassi è certamente il più noto. Ispirandoci al libro di Umberto Eco "Vertigine della lista", vogliamo, quasi per gioco, elencare tutti i componenti di questo enorme albero genealogico in una sorta di ... Petrassogonia, in omaggio alla origine ellenica del cognome. Poichè tale elencazione richiederà non sappiamo quanto tempo e kilobyte, avvertiremo il lettore quando saremo giunti alla fine del nostro ozioso negozio.
Marco Petrasso e Maria Colletta ebbero Vincenzo, Francesco, Anna Saveria, Pasquale
e Giuseppe. Vincenzo sposò Ursola De Rosa, Francesco Giuseppina Mungo, Anna
Saveria Francesco Saverio Lombardo, Pasquale Rosolia Maria Migliano, mentre Giuseppe
non si sposò.
PRIMO CEPPO Il primogenito Vincenzo e Ursola De Rosa ebbero Giuseppina che sposò Vincenzo Miceli di Bisignano, Domenico che si fece sacerdote, Maria Rosa che sposò Giambattista Fragale di Cetraro, Maria Rosaria che sposò Filippo Dardis, Pietro Maria che sposò Maria Francesca Ferraro, Nicola Maria che sposò Maria Arcangela Lise, Michelina che sposò Francesco Martino. Pietro Maria e Nicola Maria diedero rispettivamente origine a tre e a due rami: Pietro Maria Petrasso e Maria Francesca Ferraro ebbero i seguenti figli: 1. Maria Raffaela 2. Luigi che si accasò con Maria Gaetana Cipolla generando: Salvatore sposatosi con Maria Rosa Siciliano, genitori di Angelina, Emilia, Luigi, Giuseppe e Carmine 3. Angela, morta prematura 4. Natale Salvatore 5. Maria Innocenza 6. Angela Maria sposatasi con Marco Sesso e poi Giuseppe D'Angelo 7. Maria Concetta coniugata con Giuseppe Salerno 8. Maria Giuseppa sposa di Pasquale Mastroianni 9. Salvatore 10. Francesco Saverio che sposò Maria Francesca Piemonte i quali ebbero: Pietro che sposò Maria Caterina Luberto poi Roberti i quali ebbero Eugenio che si accasò con Enrichetta Turano, Virgilio, ed Ersilia andata sposa a Francesco Piraino; dopo Pietro nacquero Giuseppe, Pasqualina maritata con Salvatore Loberto, Rosina sposata a Giovanni Solimena, Antonio, Michele, Angiolina e Maria 11. Vincenzo che impalmò Maria Gaetana Gallo ed ebbe: Luigi marito di Angiolina Scorzo, Carmela, Paolina, Alessandro sposo di Rosa Russo, Eduardo Guerino sposatosi a Cervicati con Maria Saveria Esposito. Vincenzo, il cui cognome era mutato in Petrassi, chiese ed ottenne nel 1911 l'attribuzione del cognome originario. SECONDO CEPPO Francesco e Giuseppina Mungo ebbero tre figlie e sette figli: Gennaro divenne monaco laico, Maddalena andò in sposa a Vincenzo Allegretto, Arcangelo Maria prese per moglie Aurelia Colonnese, i quali ebbero Maria Giuseppa sposata ad Antonio Baffa, Domenico, Angela Maria sposata a Domenico Lise, Rosa Maria moglie di Vincenzo Greco, e poi Francesco, Maddalena e Maria Rosaria. Il terzogenito dei capostipiti del presente ceppo, Antonio, sposò Carolina Tocci, dalla quale ebbe i seguenti figli: Vincenzo morto di un anno, Maria Francesca coniugata con Giovanni carnevale, Maria Saveria, Filippo marito di Maria Frassetti e padre di: Carolina coniugata con Vincenzo Caparelli, Francesco e Domenico gemelli, Pasqualina ed Ersilia che sposò Francesco Quercia. Dopo il sopradetto Filippo nacquero Concetta, Maria, Vincenzo morto prematuro, Gennaro e l'ultimogenito Vincenzo che sposò Maria Raffaela Romano generando Carmela, Angiolina, Antonio e Pantaleo Giuseppe. La quartogenita fu chiamata Carolina e dopo di lei nacquero Filippo, Maria Gaetana che andò sposa ad Arcangelo Zaccaro, Giuseppe, Gaetano che sposò Maria Raffaela Dardis dando origine ad un vasto ramo con il secondogenito Pietromaria Petrasso (il primogenito si chiamava Giuseppe), il quale si sposò due volte: con Maddalena Coscarelli la quale gli diede i figli: Gaetano, Antonio, Maria Virginia sposata con Vincenzo sarpa, Giuseppe, Giovanni, Angiolina, Ernesto sposatosi con Rosina Greco, Carmela sposa di Nicola Domenico Romano e Francesco. Pietromaria nel 1903 chiese ed ottenne la rettifica del cognome di alcuni suoi figli da Petrassi in Petrasso. Pietromaria si sposò la seconda volta con Maria Milicchio ed ebbe Maddalena, Erminia, Giuseppe e Maria Rosa. Dopo Pietromaria nacquero Filomena, maritata con Alfonso Martino e Giovanni. Ritornando ai progenitori di questo ramo, Francesco e Giuseppina Mungo ebbero il loro ultimo figlio nel 1825, Angelo Maria che sposò Maddalena Allegretto, dando origine ad un altro consiste ramo con il terzogenito Giuseppe. Angelo Maria e Maddalena Allegretto ebbero i seguenti figli: Maria Raffaela, Maria Giuseppa maritata con Domenico Chimenti, Giuseppe Petrassi che si sposò due volte e mutò nelle forme di legge il cognome originario Petrasso in Petrassi, Maria Rosa vissuta pochi mesi, Arcangelo, Maria Rosa sposata con Raffaele Russo e Arcangelo. Ritornando a Giuseppe Petrassi, questi si sposò una prima volta con Concetta Dardis dalla quale ebbe Angiolina e Angiolino nel 1881 quando era in America, rimasto vedovo Giuseppe si risposò con Maria Raffaela Petrasso (i loro nonni erano fratelli) ed ebbe iseguenti figli: Vincenzo, Francesco, Antonio, Maria Concetta, Salvatore sposo di Pasqualina Raimondi, Virginia, i gemelli Luigi e Domenico, Emilia e Angiolino che sposò Maria Teresa Avolio. TERZO CEPPO Il terzogenito maschio di Marco e Maria Colletta, Pasquale Petrasso e la moglie Rosalia Migliano ebbero i seguenti figli: Maria Teresa, Filippo Maria (già Bruno), Rosario, Maria Francesca, Michele, una figlia Maria morta prematuramente, una seconda figlia Maria che sposò Gennaro Marino, un figlio che fu chiamato Raffaele, e l'ultimogenito Salvatore. I sopradetti figli Filippo Maria già Bruno, Michele e Salvatore ebbero numerosa prole e diedero origine ad altrettanti consistenti rami. Filippo Maria sposatosi con Filomena Caloiro ebbe Domenico, Maddalena morta di anni due, Rosina sposa di Antonio Branca, Maddalena accasata con Antonio Frassetti, Maria Gaetana, Maria Luisa, Giuseppe marito di Aquilina Fiore, Angiolina e infine Raffaele sposatosi con Anna Maria Almerina Sandonato, genitori di Filippo, Virginia, Francesco, Domenico, Giuseppe, Ernesto, Guerino. Michele sposò Maria Rosa Palermo ed essi ebbero: Giuseppe morto prematuro, Pasquale che sposò Concetta Palermo e Filomena Patitucci originando con il primo matrimonio un robusto ramo genealogico attraverso il quintogenito Giuseppe. Infatti dopo quattro figlie, Rosina, Carolina, Filomena, Maddalena, nacque Giuseppe Petrassi che sposò Aurelia Russo, generando Pasquale sposo di Rosina Ambrosio, Carmela, Vincenzo, Elvira e Giulia. Dopo Pasquale, Michele e Maria Rosa Palermo, ebbero Giuseppe, Francesco marito di Maria Antonucci,Luigi sposato con Maria Rosa Velardo, Maria Raffaela, Raffaele sposo di Filomena De Rosa, Vincenzo sposo di Maria Francesca Tripicchio, Maria Giuseppa e Angela Maria. I sopracennati figli Francesco, Luigi, Raffaele e Vincenzo diedero origine ai seguenti discendenti: Francesco con Maria Antonucci generarono: Angiolino, Michele, Giuseppe, Enrico, Antonio che spoò Filomena Mazzei, Emilio, Genoveffa, Salavtore sposato con Angiolina Arnone e Amalia. Luigi e Maria Rosa velardo ebbero Maria Livia, moglie di Benio Russo, Oreste Guido, Calepita, Ernesto. Raffaele sposato con Filomena De Rosa ebbe: Carmela maritata con Francesco Ferraro, Pietro Maria, Angela Maria sposa di Domenico De Rosa, Aquilina e Gaetano. Vincenzo e la moglie Maria Francesca Tripicchio generarono Domenico, Guerino e Giacomo. Risalendo all'origine del presente ceppo dopo il prolifico Michele il fratello ultimogenito Salvatore sposato con Maria Innocenza De Rosa non fu da meno ed ebbe tredici figli: Vincenzo, Gaetano, Rosalia moglie di Francesco Grosso, Maria Raffaela sposa del cugino in quarto grado Giuseppe Petrasso figlio di Angelo, Carmela, Michele sposatosi con Emlia Volpe o Volpicella, Giuseppa moglie di Giuseppe Nicola Carfagna di Napoli, Filomena, Antonio, Francesco, Ersilia sposa di Carmine Di Cianni, Emilio, Alberico. Il gioco della grande quercia e dei suoi innumerevoli rami finisce qui, ma il grande albero dei Petrasso-Petrassi ovviamente continua con centinaia di discendenti (si veda un albero delle discendenze creato dal sig. Joe Agosta), i quali nulla sanno della loro comune ascendenza, ritenendo che la lettera finale del proprio cognome sia una prova della diversa origine, come pure il luogo di residenza o residui ormai persi di soprannomi che un tempo contrassegnavano i diversi rami. Di questa così consistente genìa qualche discendente pensò di trarre profitto per un'ascesa politica nelle competizioni elettorali del luogo, limitando la questua dei voti alla cerchia parentale più prossima. Se solo avesse immaginato quale ampiezza di raggio tale cerchia avrebbe rappresentato grazie alla presente ricerca a quest'ora avrebbe ben potuto aspirare ad una candidatura nazionale! |