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Il cognome, che trae origine da un soprannome, compare a Sammarco (come si chiamava allora e fino al 1862 il comune) nel primo registro delle nascite risalente al 1809, ma esso era già presente nel secolo 18° come risulta dagli atti di matrimonio e di morte che riportano l'età degli individui e il luogo di nascita.
Da un atto di matrimonio del 1817, il padre della sposa, Carmine fu Santo, calzolaio domiciliato al Casaletto, risulta nato a San Marco nel 1771; è il più antico riferimento a questa famiglia.
Oltre questo abbiamo trovato un altro nucleo avente come capostipite Raffaele Pagnotta di Bruno, bracciale domiciliato in contrade diverse (Ponticello, San Giuseppe, Capo le Rose) i cui figli risultano nati a San Marco ad iniziare dal 1810. Non sappiamo se tra i due capostipiti vi fosse un legame di consanguineità, ma la presenza in entrambi i ceppi dei nomi Francesco, Giuseppe e Raffaele (anche al femminile) ci fanno propendere per questa ipotesi.
Da un atto di matrimonio del 1817, il padre della sposa, Carmine fu Santo, calzolaio domiciliato al Casaletto, risulta nato a San Marco nel 1771; è il più antico riferimento a questa famiglia.
Oltre questo abbiamo trovato un altro nucleo avente come capostipite Raffaele Pagnotta di Bruno, bracciale domiciliato in contrade diverse (Ponticello, San Giuseppe, Capo le Rose) i cui figli risultano nati a San Marco ad iniziare dal 1810. Non sappiamo se tra i due capostipiti vi fosse un legame di consanguineità, ma la presenza in entrambi i ceppi dei nomi Francesco, Giuseppe e Raffaele (anche al femminile) ci fanno propendere per questa ipotesi.