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Questa pagina fa parte del sito L'Ottocento dietro l'angolo di Paolo Chiaselotti
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Il cognome compare per la prima volta a Sammarco (così si chiama il comune all'epoca) in un atto di matrimonio del 1847. La madre dello sposo, che era nato a Tarsia, si chiamava Maddalena Mileto. Ci vorranno altri 30 anni perchè questo cognome compaia stabilmente nel nostro comune. Tre fratelli, Biagio, Luigi e Pasquale, figli di Gaetano e di Rosa Monaco, tutti nati a Spezzano Picccolo si sposarono a San Marco Argentano. Dai loro atti di matrimonio ricaviamo età, genitori, luogo di nascita, professione: Biagio era calzolaio, Luigi e Pasquale mastri muratori. Tutti sapevano firmare. Un quarto fratello, Francesco, morto a 36 anni non coniugato, abitava nel quartiere del Puzzillo.
Dagli atti di nascita dei figli sappiamo che Biagio abitò inizialmente alla strada detta della Torre, poi alla piazza San Giovanni successivamente intitolata a Vincenzo Selvaggi e infine su corso Negroni (oggi via Roma).
Luigi abitò dapprima nel quartiere Santa Caterina, poi alla via Meridionale (oggi via Mirabello) ove abitava anche il fratello Pasquale.
Gli ultimi figli di Luigi risultano nati al cosiddetto Borgo Nuovo cioè l'attuale via XX settembre. Pasquale dal 1895 risiedeva in piazza Umberto I.
Luigi Mileti è ricordato nella Cronistoria della città di Salvatore Cristofaro quale assuntore dei lavori di rifacimento del vecchio convento delle Clarisse, trasformato in casa municipale, e della costruzione del nuovo convento in via XX settembre, demolito cento anni dopo per costruirvi la sede della Pretura.
Recentemente (2024) abbiamo esteso la ricerca negli atti d’archivio del Comune di origine, Spezzano Piccolo, dove abbiamo 'scoperto' che il capostipite di nome Fedele era originario di Lappano e morì a Corigliano. Sposato con una donna anch'essa di Lappano, Bonvenuto Fortunata, ebbe almeno due figli, Antonio e Teresa. Di Antonio abbiamo notizie indirette dai documenti di matrimonio dei suoi due figli, Carmela e Francesco, detto Gaetano. La morte di Antonio fu dichiarata con sentenza del tribunale. Il primogenito di Antonio si chiamava Fedele, come il nonno, si sposò con Rachele Amantea ed ebbe un figlio che chiamò Antonio come suo padre. Francesco e il fratello Fedele erano rispettivamente muratore e calzolaio. A prevalere fu, però, la professione di costruttori. Il cognome ebbe qualche 'vicissitudine' trasformandosi da un originario Mileto in Milito, per poi diventare definitivamente Mileti.