Il cognome Loffredo (talvolta scritto addirittura con l'apostrofo o nella forma Loffreda) è presente a Sammarco (così si chiamava il comune a quei tempi) fin dal XVIII secolo. I registri anagrafici iniziano dal 1809, ma dall'età dei diversi individui indicata negli atti di morte e di matrimonio siamo potuti risalire ad anni di nascita antecedenti e quindi a definire lo sviluppo dei quattro ceppi a S. Marco. Abbiamo trovato due nuclei maggiori che non sappiamo se e in che modo imparentati all'origine; quello individuato con il numero uno ha come capostipite Bernardo, un nome che ricorrerà spesso nel corso degli anni.
Non sappiamo che professione svolgesse il capostipite Bernardo; il figlio Giuseppe era ferraro e il figlio di questi, omonimo del nonno, era sarto. In un atto dello stato civile del 1812, in cui è testimone, risulta arruolato con le truppe di Gioacchino Murat come "
legionario ". Bernardo non ebbe figli, ma il nome continuò ugualmente con un nipote, figlio del fratello Francesco.
Quest'ultimo era calzolaio e aveva sposato nel 1816 Sarpa Maria Maddalena, tessitrice; abitarono nel quartiere detto del Puzzillo, oggi via G.A.Tarrutenio, ed ebbero nove figli, alcuni morti prematuramente come accadeva spesso a quei tempi. Giuseppe nato nel 1827 (probabilmente la stessa persona che compare tra gli
imputati dei moti antiborbonici del 1848) sposerà Maria Rosaria Migliano: dagli atti di nascita risulta che tutti i figli nacquero in località Santa Maria. Giuseppe era cretaiuolo, o figolo come si diceva allora, Maria Rosaria era filatrice, professione diffusissima in tempi in cui l'allevamento del baco da seta era praticato in ogni casa. La nascita di Bennardo, avvenuta il 7 marzo del 1868, è registrata con il cognome storpiato in L'Offrida. Questo cognome così insolito, probabilmente derivato dal nome proprio Goffredo o dal reggino Iorfrida, mal si prestava ad una pronunzia dialettale e ad una sua trascrizione esatta, motivo per cui forse l'eccesso di presunzione linguistica spingeva a interpretazioni che sempre più si discostavano dalla voce originale. Bernardo sul finire dell'Ottocento è padre di due figli, fa il muratore, sa leggere e scrivere e abita con la moglie Rosa Teresa Bevilacqua in via Giudeca. Forse avranno altri figli, ma il nostro viaggio alla scoperta di antiche famiglie sammarchesi nell'Ottocento termina qui. Ai discendenti resta un altro secolo da riempire, ma speriamo di avere in parte alleviato la loro fatica.