Il cognome compare per la prima volta in un atto di morte del 1810: Francesco Gullo figlio di Vincenzo e di Vittoria Tricanico muore all'età di 27 anni lasciando la moglie Agnese Del Vasto e un bambino di 18 mesi.
Sarà proprio quest'ultimo a continuare il ceppo sopra rappresentato. Sposatosi nel 1833 con Contino o Condino Maria Francesca avrà una figlia e tre maschi.
E da qui inizia qualche errata trascrizione del cognome: Francesco sarà registrato con cognome Lo Gullo e a Gaetano sarà dato addirittura il cognome Ullo, che sarà trascritto anche nel suo atto di matrimonio. Ai loro figli saranno attribuiti cognomi diversi: ad alcuni Lo Gullo, ad altri Gullo. Il quarto figlio di Antonio, Raffaele Gullo, alla data del 1899 aveva otto figli, tutti con cognome Gullo; di alcuni di loro troviamo a margine dell'atto di nascita le annotazioni di matrimonio e di morte. A fianco di Giuseppe, nato nel 1891, c'è un'annotazione a matita: Emigrato .
I figli di Antonio, Francesco e Raffaele, abitarono in località Richetto, mentre Gaetano risulta domiciliato nel centro urbano nel quartiere Capo delle Rose.
Antonio e il figlio Gaetano sono menzionati in un atto del consiglio del 1869 riguardante quote demaniali.
A sinistra sono disegnati due alberi: in quello segnato con la lettera A il capostipite nato a Fuscaldo risiedeva in contrada Orsomace. Recentemente il signor Diego Gullo dall'Argentina ci ha inviato una foto del bisnonno Luigi, nato il 1881 in detta località.
Dell'altro, con lettera B, sappiamo solo che i figli nacquero in contrada Ghiandaio. Alcune ominimie ci inducono a supporre una parentela tra loro, e forse anche un lontano rapporto di consanguineità con il ceppo principale.