Nell'archivio dello stato civile, che inizia dal 1809, il più antico riferimento a questo cognome è contenuto in un atto di morte del 1811: la vedova di un tale Nicola Credidio di anni 70 è Caterina Battaglia, sorella di Carlo Maria.
Quattro atti di matrimonio dei figli di un Gerolamo (o Geronimo) Battaglia e di Rosa Quercia ci forniscono una notizia utile: il loro avo paterno si chiamava Bonaventura e tale nome ricorre nel catasto onciario del 1754. Sulla base di questo antico documento amministrativo siamo potuti risalire ad alcuni ascendenti di due famiglie Battaglia, entrambe originariamente domiciliate al quartiere Capo delle Rose e forse tra loro imparentate. Purtroppo non abbiamo elementi per stabilire quale rapporto parentale vi fosse con un mastro Salvatore Battaglia vissuto nel Seicento, citato nella Platea delle Monache di Santa Chiara, anch'egli domiciliato nel predetto quartiere.
Ritornando alle ricerche sull'Ottocento abbiamo trovato che Francesco Battaglia è citato in vari atti deliberativi come messo notificatore. Il nome del fratello Domenico compare nella Cronistoria della Città di San Marco Argentano di Salvatore Cristofaro per aver partecipato alla spedizione per Napoli nel 1821 in qualità di legionario per difendere il Parlamento e la costituzione concessi da re Ferdinando.
Il cognome, dopo l'ultimo nato nel 1851, non compare più nei registri delle nascite.
Circa la provenienza geografica in nessun atto abbiamo incontrato individui con tale cognome nati in altri comuni, bensì abbiamo riscontrato che due matrimoni nel nucleo di Carlo Maria hanno contraenti di Cetraro: la moglie di questi Maria Teresa Cerbello e il marito della figlia Maddalena, Gaetano Russo, "dottor fisico" di quel centro costiero.
Il cognome è presente oltre che in Calabria e Sicilia nelle regioni dell'area nord occidentale d'Italia.