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Sutt'a lingua : Curiosità e approfondimenti.


LO STRANO CASO DELL'ARTICOLO 'A'.

Lo strano caso dell'articolo A

Nel dialetto sammarchese (e non solo) esiste un articolo determinativo femminile che in taluni casi è usato anche per i nomi maschili.
Vediamo di quale articolo si tratta. Nella foto in alto si vede chiaramente un individuo in mezzo ad altri investigatori mentre regge in una mano la lettera A, cioè l'articolo di cui ora parleremo.
Questo articolo, che possiamo definire eccezionale, viene usato soltanto con alcuni verbi e in casi particolari. Esaminiamone qualcuno.
Quando ci sono le processioni molti fedeli fanno a gara per essere i portatori di statue di santi. Portare a Sant'Antonio è infatti un privilegio che spetta non tanto a chi dimostra di conoscere bene la lingua italiana, ma a coloro che fanno parte del ristretto numero di persone che per tradizione e devozione sono impegnati in questo gravoso compito devozionale.
Una volta che la processione è giunta a destinazione i portatori lassanu a Sant'Antonio nella chiesa dove si svolgono i riti religiosi in suo onore e la statua del santo viene posata su un piedistallo per essere adorata dai fedeli.
Mettendo per un attimo da parte l'aspetto più importante della ricorrenza festiva del Santo dei Miracoli, soffermiamoci su questo curioso uso dell'articolo femminile A riferito ad un santo. All'apparenza potrebbe sembrare che ci troviamo di fronte ad una preposizione e non ad un articolo, come se, ad esempio, i portatori avendo a cuore il loro santo avessero pensato di portare a Sant'Antonio i juri e poi si fossero dimenticati di acquistarli, limitandosi semplicemente a portare a Sant'Antonio un omissis.
La stessa cosa accade per i devoti di Santa Rita, della Madonna del Carmelo, di San Francesco di Paola e di San Marco Evangelista. Tutti, una volta issati sulla portantina e portati a spalla, diventano a Santa Rita, a Madonna du Carminu, a San Franciscu 'i Paula, a Sammarcu Vangilista'.
La conclusione dovrebbe essere che si tratta di un articolo speciale riservato ai Santi e quindi un 'articolo' per così dire, religioso.
Invece lo troviamo anche usato per tutt'altro genere di persone, e anche della peggior specie, quando, ad esempio sentiamo dire che i carabinieri hanu arrestatu a Pirrudicchiu (il nome è ovviamente inventato), per un grave misfatto.
Se dovessimo trarre le conclusioni dall'osservazione di detti casi, dovremmo pensare che questo benedetto, o maledetto, articolo femminile A viene usato nei confronti di persone di ogni genere e di ogni specie, dal peggiore dei peccatori fino ai rappresentanti delle più alte sfere celesti, siano essi maschi o femmine.
Facciamo una prova e, giusto per restare nell'ambito del reciproco rispetto e dell'amore che dovrebbe unire ogni essere umano, immaginiamo di baciare qualcuno. Aiu vasatu a mamma e a patrima ci dice che nell'amor filiale papà diventa donna, come la mamma.
Pensando di continuare con gli esempi non posso fare a meno di immaginare la reazione di qualche lettore che di fronte ad un continuo ripetersi di esempi decida di 'mmià a 'fanc.... allu prufissu', aprendo un varco nella casistica finora considerata, ovvero unendo l'articolo femminile a quello maschile 'u o lu.
Se a qualcuno venisse il dubbio che in quest'ultimo caso ci troviamo in presenza di una preposizione articolata '(allu per allo) sbaglierebbe di grosso in quanto ad essere mandato a quel paese è a pirsuna che viene chiamata u privissu.
Giunti a questo punto la questione sembrerebbe risolta se non fosse che sentendomi io toccato nel ... profondo mi viene spontaneo chiedermi: a chi hanno mandato a 'fanc...? a me?! senza rendermi conto che mandare è transitivo, per cui avrei dovuto semplicemente chiedermi: chi hanno mandato ... ?
Mi consolo pensando quante volte ho sentito dire, con voce allarmata, A chi hanno arrestato ?! oppure A chi hanno ammazzato?!
Forse tutto il ragionamento sull'articolo è sbagliato e può darsi che dobbiamo fare una riflessione sui verbi usati impropriamente nella forma intransitiva. Sarà questa la spiegazione?
Se dovessi dare ascolto a quei suoni impercettibili che caratterizzano una frase mi verrebbe da dire che la A di cui sto parlando viene pronunciata con una leggera differenza da un'a con funzione di articolo nel senso che la prima è il risultato di una espirazione, mentre la a articolo ... fila liscia come l'olio.
Io, da parte mia, la chiudo qui in quanto un a 'fanc..', in fondo, mi basta e avanza, per cui lascio all'altrui competenza il piacere di indagare sull'origine di questa mia provocazione.


San Marco Argentano, 19 novembre 2024

Paolo Chiaselotti

Nell'immagine in alto l'autore dell'articolo in mezzo ad un gruppo di investigatori