FESTA RELIGIOSA - VIA XX SETTEMBRE - SPAZIO ANTISTANTE CHIESA (10 OTTOBRE 1921)
(foto archivio Stefania Chiaselotti - riproduzione vietata)

La festa religiosa a devozione di San Francesco di Paola fu voluta e finanziata da Remigio Viggiano, Vincenzo Rapanà Eugenio Artusi per essere ritornati salvi dalla prima guerra mondiale. I nomi di alcune persone furono indicati alla proprietaria della foto dalla nonna materna (nata nel 1907).
Diacono al centro con la croce Alcide Gaudio, ai lati i chierici Guaglianone (a sinistra), Principato (a destra), dietro il parroco don Raffaele Rocco. Il personaggio a sinistra con baffi e capelli arruffati era chiamato "vruscia muorti", un altro dietro, sempre a sinistra, con capelli bianchi e viso sfocato dalla luce era soprannominato "turdiddru". La bambina a sinistra con l'abito bianco si chiamava Filomena, detta "a barisi", il ragazzo in bianco a sinistra in primo piano si chiamava Mario Andreoli.
Tra le centinaia di persone vi sono inoltre compare Tullio "occhiu stuortu", "Franciscu u vrusciatu", il figlio di "vruscia muortu" (ragazzo a destra con cappello a grande falda), Enrico Fera e il figlio Mario, il calzolaio "Cicocco", Ernesto Mulino, Domenico Aloia, Cesarino Zecca, Remigio Viggiano (a destra, alto, con paglietta in mano), Eugenio Artusi, Vincenzo Rapanà.