home


 I NOMI DELLE VIE NEL CENTRO STORICO 

Per ulteriori approfondimenti vedi anche Strade nell'Ottocento   Epigrafi

FRATELLI BANDIERA - Attilio ed Emilio, patrioti veneziani, fucilati nel 1844 a Cosenza nel Vallone di Rovito

Giulio Cesare Baricelli di S. Marco ... GIULIO CESARE BARICELLI - Medico, chimico e folosofo del Cinquecento, nato a San Marco dei Cavuoti, gli fu dedicata la via per abbaglio, perché si pensava fosse nato nella nostra città. In effetti in un suo libro "Hortulus Genialis" sia sulla copertina che nell'introduzione si legge "Santo Marco", come luogo di nascita e di stesura del testo. Contribuì involontariamente all'errore anche l'abate Giovan Battista Pacichelli che nel Regno di Napoli in prospettiva, tomo II, pubblicato nel 1703, lo vuole nato nella nostra città.

FRATELLI CAIROLI - Cinque patrioti dell'Unità d'Italia, quattro dei quali morti combattendo come garibaldini. Il primo, Benedetto, fu Presidente del Consiglio

PASQUALE CANDELA - Sacerdote e professore, cultore di lettere, fu direttore del locale seminario. Visse nell'Ottocento.

AGOSTINO CASINI - Medico, patriota e deputato di Lungro vissuto nell'Ottocento (dallo stesso link altre notizie)

SALVATORE CRISTOFARO - Sacerdote e letterato, nato nel 1827 morto nel 1912, scrisse la "Cronistoria della Città di San Marco Argentano". Una targa commemorativa è posta sulla facciata della casa in cui nacque, a destra della Fontana di Santomarco.

DUCA DEGLI ABRUZZI Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi, ammiraglio, esploratore, alpinista. La strada, costruita nell'Ottocento come strada militare, di fatto fu aperta alla fine di quel secolo con la costruzione del ponte cosiddetto Sacchini, onde ne prese il nome fino alla predetta intitolazione, avvenuta nei primi decenni del Novecento.

ESULI - Oggi rimane solo una targa sulla chiesa di Sant'Antonio Abate. Un tempo era la strada attualmente intitolata a Raffaele Fiore e comprendeva anche la via del Fullone. Il nome deriva dal percorso fatto da donne, anziani e bambini per fuggire dalla città assediata da insorti guidati da Andrea Marotta in nome dell'autoproclamato governatore della reale repubblica napoletana, il duca Enrico II di Guisa nel luglio del 1647, e trovar rifugio nei boschi della Camera ove fu eretta la chiesa della Pietà.
(Notizie tratte dalla relazione sulla città di San Marco di Ignazio Gonzaga nel 1692 e dalla Cronistoria di Salvatore Cristofaro, ristampa del 1932).

SAN FRANCESCO - Via e piazza dedicate al Santo paolano

RAFFAELE FIORE - Sanmarchese, combattente nella I guerra mondiale, decorato di medaglie d'argento e di bronzo al valor militare, morto due anni dopo a seguito delle ferite riportate.

PASQUALE GALLUPPI - Filosofo e accademico, divulgatore del pensiero kantiano, nato a Tropea, visse a cavallo dei secoli XVIII e XIX.

GIUSEPPE GARIBALDI - Una piccola piazzuola-giardino dedicata nel 1888 all'eroe dei due mondi, antecedentemente inclusa nel corso Negroni e prima ancora nel quartiere Sir Andreace

NELSON IACOVINI - Ingegnere ed economista, sanmarchese, autore di una nuova teoria del reddito e dell'occupazione.

VINCENZO IULIA - Poeta, filosofo e letterato italiano, di Acri, visse nell'Ottocento.

CORIOLANO MARTIRANO - Vescovo, letterato e scrittore cosentino del Cinquecento, partecipò al Concilio di Trento

MARTIRI DEL CRISTIANESIMO - Chiamata anche in alcuni documenti via degli Amatisti, che si vuole sia la famiglia dei cosiddetti Martiri Argentanesi, ai quali senz'altro la via fa riferimento. Non essendo, però, inseriti ufficialmente tra i Santi e Beati della Chiesa, si ripiegò sulla generica indicazione. L'iniziativa di inserirne i nomi nel martirologio cristiano fu promossa concretamente dal vescovo di San Marco mons. Michele Rateni, che nel 1952 affidò allo studioso padre Francesco Russo il compito di dimostrare la veridicità del martirio della famiglia, dei luoghi e della secolare devozione popolare. Standum est pro valore actus, nisi contrarium probetur, conclude p. Russo con riferimento al tentativo di verificare l'autenticità delle loro reliquie conservate a San Marco.
("I santi Martiri argentanesi: Senatore, Viatore, Cassiodoro e Dominata: Storia e critica", Grottaferrata, Scuola Tip. i-o. S. Nilo, 1952)

PASQUALE MANFREDI - Ufficiale sanmarchese morto nella I guerra mondiale. Nell'attuale piazza vi era la chiesa del Convento delle Clarisse, oggi Municipio.

Via Mirabello MIRABELLI - La dizione proposta potrebbe riferirsi a Roberto Mirabelli, nato ad Amantea, avvocato, deputato vissuto tra l'Ottocento e il Novecento, fervente repubblicano come Casini, ma la targa originaria riporta il nome MIRABELLO

MIRABELLO - Vescovo di San Marco dal 1272 al 1275. Sconosciuti i motivi dell'intitolazione, eccetto una citazione dell'abate Giovan Battista Pacichelli che nel Regno di Napoli in prospettiva, volume II, pubblicato nel 1703, riferisce di un Beato Francesco Mirabello che potrebbe essere questo vescovo. In nessun altro testo abbiamo, però, trovato notizie di tale Beato. Sappiamo invece che papa Martino IV nel dicembre del 1281 ordina al vescovo di Nicastro e al guardiano dei frati minori di Cosenza di indagare sulla nomina di un altro vescovo, anch'egli Mirabello, di nome Marco, canonico del Capitolo della cattedrale, eletto tre anni dopo, e in particolare di accertare se la sua elezione, alla morte del predecessore Francesco, fosse avvenuta nel rispetto delle regole, se vi fosse consanguineità tra Marco e l'altro Mirabello, e se fossero veri alcuni sospetti noti anche a papa Niccolo III. Per chi fosse curioso di sapere di che cosa si trattava riportiamo in calce il testo in latino dell'indagine ordinata dal papa.

CARLO POERIO - Patriota e politico napoletano vissuto nell'Ottocento.

RIFORMA - Nell'uso comune con questo nome è indicato l'ampio spazio antistante la chiesa e il convento di Sant'Antonio, ma in effetti la denominazione ufficiale è via XX settembre e in prosecuzione via Dante Alighieri. La denominazione piazza Riforma è usata solo per il convento. L'origine del nome è nella Regola Riformata o Riforma del 1517, che mise ... ordine tra le varie comunità francescane, stabilendo quale dovesse essere l'Ordine dei Frati minori, a cui appunto la chiesa e il convento appartengono.

ROMA - Già corso Negroni (Pietro, pittore del XVI sec.), il nome fu dato alla principale strada del paese nel decimo anniversario dell'era fascista

EDMONDO SARPI - Una via mai entrata ufficialmente nella toponomastica cittadina, pur essendovi una targa con l'intitolazione. Si tratta della via Agostino Casini, reintitolata ad un nostro concittadino morto all'età di 24 anni il 17 giugno 1916 nella I guerra mondiale.

SELVAGGI - Piazza intitolata genericamente alla famiglia e in particolare a Vincenzo Selvaggi, poeta romantico (1823-1845). La dedica come appare sulla targa risale al 1888, prima era chiamata semplicente La Piazza o piazza di basso, poi piazza San Giovanni Battista.

RAFFAELE ROCCO - Sacerdote vissuto a San Marco nell'Ottocento

Giulio Ario Tarrutenio - Julius Agrius Tarrutenius Marcianus, prefetto della città di Roma nel V secolo
La storia dell'intitolazione di questa via, un tempo quartiere del Puzzillo, desta qualche curiosità: come mai un prefetto dell'antica Roma, e quali i suoi meriti? Non sappiamo quando avvenne tale intitolazione e chi ne fu il promotore, ma riteniamo che la dedica fu fatta sulla scia degli studi che nell'Ottocento portarono a scoprire o a rivalutare aspetti inediti della storia di San Marco Argentano. L'appassionata ricerca di vari studiosi locali mirava a dimostrare che San Marco affondava le sue radici nella storia di Roma prima e in quella dei primi cristiani poi, ad iniziare dal nome stesso della città.
Non a caso ad alcune strade dell'antico quartiere di Sant'Antonio Abate fu dato il nome di via dei Martiri del Cristianesimo, alludendo ai nostri martiri ancora non riconosciuti. Ritornando a via Tarrutenio, da una ricerca su Internet, alla voce latina sopra scritta, abbiamo trovato alcuni interessanti spunti di riflessione, ad iniziare da quel "Marcianus", che pur non comparendo nell'intitolazione riteniamo sia stato il principale (e forse unico) motivo di attribuzione dei natali del pressocché ignoto prefetto romano (cioè Marcianus = della città di San Marco?!) Non vogliamo addentrarci in questioni che richiedono ben altro spazio e tribuna, per cui invitiamo i lettori a fare una ricerca tenendo conto che gli studi maggiori in materia sono in lingua francese, inglese e tedesca; in italiano, purtroppo, solo qualche breve, e tuttavia utile, accenno.
Per chi fosse estremamente interessato riportiamo il testo dell'epigrafe in cui è citato il nostro Giulio Ario Tarrutenio
Iulii A[grii Tarrutenii M]arciani v(iri) c(larissimi) / Iulio Agrio Tarrutenio Marciano v(iro) c(larissimo) et inl(ustris) / nobilitate iustitia eloquentia et auctorita[te] / conspicuo et a primo aetatis flore / probato quaest(ori) kandidato pr(aetori) [kand(itato)] / consul(ari) Siciliae procons(uli) Orient[is] / legato amplissimi ordinis tert[ium praef(ecto)] / urbi iudici sacrarum cogniti[onum] / iterum ob egregia eius in se me[rita] / quod illis summus in curiis loc[o iudicioq(ue)] / per annos triginta sententia [pariter ac] / vetustate praelucet eique en[ixo studio] / honesta seu iusta consent[i adsentiunt omnes ] / nobilissimus ordo conse[su principis] / statuam ob merita eius perpetua aetate v[enerandam decrevit] / primus agens cum suis

XX SETTEMBRE - Indica il giorno (del 1870) in cui Roma fu annessa allo Stato Italiano (anniversario della Breccia di Porta Pia o della Presa di Roma)

UMBERTO I - Re d'Italia dal 1878 al 1900. La piazza che porta il suo nome, prima indicata con i nomi generici di Piazza di sopra o Piazza della torre, gli fu intitolata nel 1888, anno in cui furono intitolate altre due piazze: Garibaldi e Selvaggi.

VITTORIO EMANUELE III - Re d'Italia dal 1900 al 1946, figlio di Umberto I. La strada, precedentemente chiamata strada di San Francesco o dei Castagni di San Francesco, fu intitolata al re nei primi anni del Novecento.


[1]... Verum quia pro eo quod, licet constet de tempore, quo ujusmodi electio facta fuit, dies tamen obitus dicti Episcopi [Francisci] per ea, quae coram eisdem Examinatoribus fuerant exhibita, non apparet; dubitatur nec immerito, an eadem electio infra trimestre tempus fuerit celebrata, et quia postmodum fuit assertum, quod quidam dicti Electi Consanguineus pro eodem Electo in eadem Ecclesia in Episcopum promovendo, quibusdam ex ipsis Capitulo dicti Electi nomine promisit dare ad opus ipsius Ecclesiae quandam pecuniae quantitatem; ac quod dictus Electus tempore, quo electus [Franciscus] extitit, patiebatur in aetate defectum ... (da "Bullarium Franciscanum Romanorum Pontificum constitutiones, epistolas etc" di Giovan Giacinto Sbaraglia - anche per chi non conoscesse il latino, le tre parole in grassetto danno una chiara idea dei ... meriti per i quali il predetto fu eletto vescovo)