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Sutt'a lingua : Curiosità e approfondimenti.
'U 'NTARTIENI ... Dipinto di Jan Havickszoon Steen, La festa del fagiolo, 1668 Intrattenere nella lingua italiana significa allettare qualcuno con argomenti piacevoli. Nessuno, ormai, fa caso al verbo originario trattenere, che equivale a fermare qualcuno impedendogli di andarsene. Chi mai penserebbe che l'anfitrione che intrattiene gli ospiti lo faccia per impedire loro di tornarsene a casa? A nessuno di noi verrebbe in mente di definire l'intrattenimento un impedimento a danno di ignari invitati. Il fatto è che le parole nel corso del loro uso perdono l'originaria valenza per assumerne altre. Questo inesauribile processo è riservato soltanto alle lingue nazionali, in quanto soggette a contaminazioni e influenze di vario genere e provenenienza, mentre nelle parlate locali il massimo che possa accadere è l'abbandono di parole o espressioni o del loro significato. I dialetti non hanno evoluzioni e le uniche variazioni sono le sovrapposizioni di termini provenienti dalla lingua nazionale. L'intrattenimento nostrano ha un suo equivalente nella parola 'ntartieni, traducibile letteralmente in trattieni, imperativo del verbo 'ntarteni derivato a sua volta da tarteni, trattenere e anche indugiare. Non si tratta di un impedimento forzoso a muoversi, ma similmente all'intrattenimento, è l'azione piacevole che utilizza una persona nei confronti di altri al fine di rendere la sosta gradevole. U 'ntartieni, però, si avvale anche di alcuni fattori psico-pedagogici che, oltre a rendere piacevole la fermata, hanno lo scopo di influire sullo stato d'animo della persona intrattenuta distogliendola da fattori emotivi che ne hanno temporanemante turbato l'equilibrio: diverbi, aggressività, dispiaceri ecc. Grazie a questa specifica funzione 'ntartieni da verbo si è trasformato in sostantivo e può essere accompagnato da un sostantivo riguardante la quantità o, per essere più, precisi il dosaggio. Nel normale intrattenimento non si fa alcun riferimento alle quantità, semmai alla qualità, mentre nel caso du 'ntartieni può trattarsi di una piccola dose o di una dose maggiore di quella abitualmente usata. Va detto che tale intrattenimento è riservato quasi esclusivamente a minori, ma se l'occasione lo richiede la sfera di applicazione può estendersi anche ad adulti. In quest'ultimo caso, però, più che di 'ntartieni si tratta di portatillu, ovvero di un allontanamento dal luogo del pathos della persona turbata affidandola ad un amico o parente. Vediamo come in pratica avviene la somministrazione di questa particolare forma di intrattenimento, u 'ntartieni, immaginando, ad esempio, che la persona da intrattenere sia un ragazzo vivace, la cui presenza risulti inopportuna per il contenuto di un argomento, o più semplicemente perchè il ragazzo manifesta una qualche forma di insofferenza. Lo si manda presso un'altra persona con preghiera di farsi dare una certa quantità di 'ntartieni: due dita, mezzo bicchiere, una mezza dose e via dicendo. La persona scelta sa già qual è il suo compito: trattenere per un certo periodo di tempo il ragazzo, ricorrendo a vari stratagemmi. Il tempo del trattenimento è indicato in quel dosaggio che il ragazzo stesso riferisce: un po', mezza dose ecc. Nella maggior parte dei casi il ragazzo crede che u 'ntartieni sia una sorta di medicina e quindi attende che gli venga portato un bicchiere con qualche sostanza diluita in acqua, ma certuni pensano che si tratti di qualcosa di solido, altri ancora attendono pazientemente, o impazientemente, che gli venga consegnato qualcosa. In genere l'esperienza finisce facendo rientrare il ragazzo nell'originario luogo di azione, con la comunicazione che l'intrattenitore provvederà lui stesso a portare 'u 'ntartieni richiesto alla persona interessata. Posso assicurarvi che gli occasionali fornitori di 'ntartieni erano capaci di inventarsi di tutto e di parlare a vuoto per minuti e minuti facendo apparire il misterioso 'ntartieni un contenitore di tutte le fantasie possibili in grado di confondere a tal punto il giovane educando da fargli dimenticare finanche il motivo per cui si trovasse dinanzi a quell'affascinante affabulatore. Quando insegnavo mi venne a mente questa remota forma di trattenimento usata spesso da genitori, parenti, e anche da educatori e, in occasione di un diverbio tra due alunni, volli verificare se quella primitiva forma di eduteinment, a distanza di quasi mezzo secolo funzionasse ancora. Mandai da un collaboratore scolastico che controllava perennemente l'andirivieni degli studenti lungo i corridoi l'alunno che manifestava maggiore aggressività. Ero certo che il collaboratore, che conoscevo bene e che aveva qualche anno più di me, ricordasse questo piccolo espediente e sapesse agire di conseguenza. Dopo qualche minuto spiai nel corridoio e vidi che il ragazzo ascoltava con una tale attenzione il collaboratore da farmi sospettare che ... avessi abusato nella dose. Richiamai l'alunno in classe. Questi si sedette tranquillamente al suo posto senza riferirmi nulla riguardo alla richiesta di 'ntartieni. Era come se non fosse accaduto nulla, tanto che l'assenza di un minimo accenno alla misteriosa sostanza da me ordinata e al motivo per cui si fosse trattenuto con il collaboratore mi incuriosirono a tal punto da farmi supporre che il ragazzo non avesse chiesto nulla. Alla fine dell'ora chiesi che cosa gli avesse riferito il ragazzo e il collaboratore sorridendo mi disse che voleva un po' di tartieni per il professore. Gli chiesi, allora, come si fosse comportato e il collaboratore candidamente mi disse che il ragazzo lo aveva ascoltato con attenzione e che avrebbe continuato ad ascoltarlo se io non lo avessi richiamato in classe. «E di che cosa gli hai parlato?» gli chiesi. «Dell'ultima puntata di Terra Nostra, quella quando Matteo e Giuliana scoprono che Juanito era il loro figlio che Madame Janette aveva abbandonato in un orfanotrofio ...» Raffaele, questo era il nome del prezioso collaboratore, continuò per altri cinque minuti a raccontarmi la trama di quel complicatissimo intreccio di vicende e persone, andando spesso a ritroso per spiegarmi chi fosse il personaggio di cui parlava e che cosa avesse fatto in precedenza. Il suono della campanella mi salvò da quella dose esorbitante di 'ntartieni a puntate ... San Marco Argentano, 18 gennaio 2025 Paolo Chiaselotti |
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