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Questa pagina fa parte del sito  (L'Ottocento dietro l'angolo) di Paolo Chiaselotti
Ode gentilmente fornita dal prof. F.sco Selvaggi, con note dello stesso

 
S. Maria dei Longobardi detta dell'Ilici
di Suor Clarice Selvaggi
 
   1
Nel rio di Venere
Del Longobardo
Fiero e gagliardo
Bevve il destrier.
   2
Qui dei lor bardici
Canti gli spechi
Ripeter gli echi
S'udirô un dì.
   3
E qui del fervido
Lor culto un giorno
Piccolo e adorno
Tempio s'alzò.
   4
Fatto alla vergine
Tra spine e cardi
De' Longobardi
Pria si nomò.
   5
Poscia ne' secoli
Tutto svanio
Coprì l'oblio
Quel nome ancor.
   6
Ma la memoria
Di quel tempietto
D'e' miei nel petto
Sacra restò.
   7
La pia, la nobile
Famiglia Fera¹
Nel luogo, ov'era,
Lo rialzò.
   8
E poiché triboli
V'erano e felci
Maria dell'elci
La intitolò.
   9
Sopra recondita
Valle profonda
Corsa dall'onda
Del Fullon sta.
   10
Tutti alla vergine
Corron devoti:
Le appendon voti
L'offrono fior.
   11
Nel dì festivo,
Sacro al suo nome
Ornan le chiome
Le donne e il sen.
   12
E nello spiano
Quanto un'aiuola,
Fan fericciuola
Rose e bambin.
   13
Ecco l'origine
Di quel tempietto,
Oh! Benedetto,
Chi lo formò.
   14
Quanti prodigi,
Quanti portenti
Vider le genti
Io non dirò.
   15
Allorché scesero
Greci e Normanni,
Cagion d'affanni
E di terror.
   16
Ma corse il popolo,
Pregò Maria,
E quella ria
Orda fuggì.
   17
Cinsero i Calabri
L'acciar per Cristo,
Pel gran conquisto
D'Asia partîr.
   18
Quivi rifulse
D'un Pier Selvaggio²
Di gloria un raggio
Che onor ci diè.
1) Famiglia nobile cosentina.
2) Pietro Selvaggi,poeta trovatore,detto l'Eremita, fu al seguito di papa Urbano II quando questi venne in S.Marco, ospite nell'abbazia della Matina, nel 1096. È menzionato nella storia delle Crociate e lodato nel poema di Tommaso Grossi "I Lombardi alla prima Crociata" C. II,St.29-pag.36-Milano ed. V.zo Ferrario 1826.